Shub.
Alcuni giorni fa una collega studiosa di tarocchi mi ha chiesto come si dice “conversione” in tarocchese, specificando che la conversione a cui si riferiva è quella che nell’Antico Testamento è legata al termine ebraico “shub”.
Colto alla sprovvista e non conoscendo l’ebraico, ho fatto una rapida analisi: cos’è una conversione?
Null’altro che il radicale mutamento di un pensiero, un’opinione, un’abitudine… o, ovviamente, della fede e delle credenze religiose.
Le ho risposto dunque che volendo esprimere il concetto generale di conversione con una sola icona, questa sarebbe – banalmente – l’arcano XIII.



Ma poiché la domanda della collega era ben circoscritta, sono andato poi a studiare il significato della parola shub, e ho trovato una definizione interessante: vuol dire “volgersi, tornare”, e nella fattispecie “tornare a Dio”; o, per essere ancor più specifici, “tornare alla legge mosaica”.
Qual è l’icona che per eccellenza “si volge a” e “si muove verso”, indipendentemente dal fatto che il movimento sia un’andata o un ritorno?
Ovviamente LE MAT.
E qual è l’icona che contiene i concetti di “Dio” e di “legge”, nonché un forte e chiaro collegamento alla figura di Mosè?
Ovviamente LA MAISON DIEV.
Bene: la prima grossolana traduzione di shub nel linguaggio del Tarot è LE MAT che va verso LA MAISON DIEV.
Ma cerchiamo di essere più precisi!

Abbiamo già detto che la conversione è un mutamento radicale, simboleggiato dunque dall’arcano XIII (icona che, per inciso, è una sorta di radiografia del Matto).
Il concetto di shub è connesso a un verbo greco utilizzato nel Nuovo Testamento: metanoéo, che potrebbe essere tradotto grosso modo con “cambiare mente” – a suggerirci che il mutamento di cui sopra va declinato in spade, il seme che nel Tarocco di Marsiglia rappresenta il mentale.
Ecco che il nostro Matto, che percorre un cammino di trasformazione, viene quindi corredato dal tre di spade.
Ma abbiamo detto anche che shub non è semplicemente “andare a Dio”, bensì “tornare a Dio”; e il “cambiare mente” di metanoéo implica un rinnovamento del pensiero che porta a un rinnovato contatto col divino.
Il concetto di ritorno è presente nell’arcano X, L’A ROVE DE FORTVNE; e i concetti di rinnovamento e chiamata a un nuovo contatto col divino sono propri dell’arcano XX, LE IUGEMENT – arcano di pari grado numerico della Ruota di Fortuna.
Ecco dunque che la Casa Dio viene integrata dal dieci di spade per esprimere tutte queste nozioni.

Per concludere: se in una lettura dovesse capitare di parlare di conversione, l’arcano XIII rappresenterebbe egregiamente il concetto; se invece volessimo prendere in considerazione il significato più intimo di questa parola e spulciarne le sue sfaccettature, avremo bisogno di queste figure: il Matto col tre di spade che va verso la Casa Dio col dieci di spade.
